BENEFICI
PER L'UMANOIl CBD (cannabidiolo) è uno dei principali cannabinoidi presenti nella canapa e sta guadagnando popolarità per i suoi numerosi benefici terapeutici.
Il CBD è conosciuto per le sue proprietà analgesiche. Interagendo con i recettori del sistema endocannabinoide, il CBD può aiutare a ridurre la sensazione di dolore. È particolarmente utile nel trattamento di dolori cronici, come quelli associati a condizioni come l'artrite, fibromialgia e sclerosi multipla.
Bibliografia:
Use of cannabidiol (CBD) for the treatment of chronic pain - ScienceDirect
Fonte: Best Practice & Research Clinical Anaesthesiology (2020)
Questo studio clinico si concentra sull'efficacia e la sicurezza del CBD nel trattamento del dolore cronico. I risultati suggeriscono che il CBD può essere una strategia terapeutica promettente per alleviare il dolore cronico, riducendo la necessità di farmaci oppioidi.
Molti studi hanno suggerito che il CBD possa essere utile per ridurre i livelli di ansia. È stato utilizzato per trattare diverse forme di ansia, inclusa l'ansia sociale, l'ansia generalizzata e i disturbi post-traumatici (PTSD). Il CBD potrebbe agire sul sistema limbico, che regola le emozioni e la risposta allo stress.
Bibliografia:
Cannabidiol as a Potential Treatment for Anxiety Disorders
Fonte: Neurotherapeutics (2015)
Questo studio fornisce una revisione approfondita delle ricerche precliniche e cliniche riguardo l'uso del CBD nel trattamento dei disturbi d'ansia. I ricercatori hanno evidenziato che il CBD ha potenziali effetti ansiolitici, in particolare per disturbi come l'ansia sociale, l'ansia generalizzata e il disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
Il CBD ha mostrato effetti positivi nel trattamento di crisi epilettiche, specialmente in forme rare e gravi di epilessia nei bambini, come la sindrome di Dravet e la sindrome di Lennox-Gastaut.
Alcuni farmaci a base di CBD, Epidiolex in Europa ed America, ed Epifractàn in sud America sono stati approvati per il trattamento di questi disturbi.
Bibliografia:
Cannabidiol in Dravet Syndrome and Lennox-Gastaut Syndrome
Fonte: New England Journal of Medicine (2017)
Una delle pubblicazioni più importanti riguardanti l'uso del CBD nel trattamento dell'epilessia è lo studio del 2017 pubblicato nel New England Journal of Medicine, che ha valutato l'efficacia del CBD (Epidiolex) nei pazienti con sindrome di Dravet e sindrome di Lennox-Gastaut. Questo studio ha avuto un impatto significativo perché ha contribuito all'approvazione del CBD come trattamento per queste forme di epilessia farmaco-resistente.
Il CBD ha potenti proprietà antinfiammatorie. Può essere utile nel trattamento di malattie infiammatorie croniche, come le malattie autoimmuni (ad esempio, artrite reumatoide). Agisce modulando il sistema immunitario, riducendo l'infiammazione senza effetti collaterali significativi.
Bibliografia:
Antioxidative and Anti-Inflammatory Properties of Cannabidiol
Fonte: Antioxidants (2020)
Il CBD è stato studiato anche per il suo potenziale nel migliorare la qualità del sonno. Può indurre il sonno in persone che soffrono di insonnia o disturbi del sonno. Ha effetti rilassanti che possono ridurre l'attività mentale e favorire un riposo migliore.
Bibliografia:
Cannabidiol in Anxiety and Sleep: A Large Case Series - PMC
Fonte: The Permanente Journal (2019)
Sintesi: Questo studio ha coinvolto 72 adulti che hanno ricevuto CBD per problemi di ansia e/o sonno. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi di ansia nei pazienti dopo l'assunzione di CBD, con effetti collaterali minimi. La maggior parte dei pazienti ha riportato miglioramenti nel sonno entro il primo mese di trattamento.
Il CBD è stato studiato per le sue proprietà neuroprotettive, ovvero la capacità di proteggere i neuroni dai danni. Può essere utile nel trattamento di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Morbo di Parkinson, poiché potrebbe ridurre l'infiammazione nel cervello e migliorare la funzione cognitiva.
Bibliografia:
Cannabidiol for neurodegenerative disorders: A comprehensive review
Fonte: Frontiers in Pharmacology (2022)
Il CBD può essere utile nel trattamento della nausea e del vomito, specialmente nei pazienti che stanno affrontando trattamenti come la chemioterapia. Studi suggeriscono che il CBD può aiutare a ridurre la sensazione di nausea e migliorare l'appetito.
Bibliografia:
Cannabinoids As Potential Treatment for Chemotherapy-Induced Nausea and Vomiting
Fonte: Frontiers in Pharmacology (2016)
Sintesi: Questa revisione discute l'uso di cannabinoidi come il CBD per trattare la nausea e il vomito in pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici. Il CBD, secondo gli autori, non solo riduce la nausea, ma ha anche effetti positivi sul miglioramento dell'umore e della qualità della vita.
Alcune ricerche hanno indicato che il CBD potrebbe avere effetti antipsicotici, e potrebbe essere utile nel trattamento di disturbi psichiatrici come la schizofrenia. Il CBD sembra modulare l'attività di alcuni recettori cerebrali, riducendo i sintomi psicotici.
Alcuni studi suggeriscono che il CBD possa avere effetti benefici sul sistema cardiovascolare. Potrebbe ridurre la pressione sanguigna e migliorare la circolazione, grazie alle sue proprietà di rilassamento dei vasi sanguigni e di riduzione dello stress.
Il CBD ha anche proprietà antiossidanti, il che significa che può aiutare a combattere i danni causati dai radicali liberi, contribuendo a proteggere le cellule dai danni ossidativi e rallentando il processo di invecchiamento.
Il CBD viene anche utilizzato in cosmetica per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Può essere utile nel trattamento di condizioni cutanee come acne, eczema e psoriasi, poiché riduce l'infiammazione e la produzione di sebo, oltre a promuovere la rigenerazione cellulare.
Bibliografia:
American Journal of Clinical Dermatology (2024)
CONCLUSIONI:
Il CBD offre una vasta gamma di benefici terapeutici, ma è importante notare che gli effetti possono variare da persona a persona. La ricerca sul CBD è ancora in corso, e sebbene ci siano molti studi positivi, è necessario approfondire ulteriormente per comprendere appieno il suo potenziale. Inoltre, come per qualsiasi trattamento, è sempre consigliabile consultare un medico prima di utilizzare il CBD, soprattutto se si stanno assumendo altri farmaci.
